indagini in materia fallimentare.

Gent.mo Collega,

nel prossimo futuro quelli di noi che svolgono le funzioni di curatore fallimentare potrebbero ricevere, dalla Procura della Repubblica di Teramo, una richiesta di notizie secondo il fac-simile allegato alla presente.
Tale integrazione di notizie, del tutto autonoma e aggiuntiva rispetto alla relazione ex art. 33 Legge Fallimentare, dovrà essere formulata al fine di consentire al Magistrato inquirente una conoscenza più rapida e completa possibile delle varie ipotesi di reato e di evitare, per quanto possibile, lo svolgimento di indagini chiarificatrici. Certo della tua collaborazione e disponibilità, ti saluto cordialmente.

IL PRESIDENTE      
Avv. Divinangelo D’Alesio

Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Teramo
Palazzo di Giustizia - Via Beccarla n. 1 – Teramo - Tel. 0861 3261 - Fax n 0861/246561

OGGETTO: Richiesta dati e notizie del fallimento

AL SIG. CURATORE DEL FALLIMENTO

Al fine di consentire a questa A. G. di valutare preliminarmente la situazione del fallimento in oggetto (così da evitare audizioni testimoniali superflue), voglia cortesemente la S.V. riscontrare in forma scritta (entro 60 giorni dal ricevimento) la presente indicando, in maniera sintetica:

- tipo di impresa, legali rappresentanti, soggetti che hanno rivestito cariche sociali (amministratori,direttori generali, sindaci, liquidatori), soggetti che eventualmente hanno svolto funzioni direttive di fatto pur non essendo investiti di cariche formali, soggetto depositario delle scritture contabili, consulente d'impresa;
- attuale stato della procedura fallimentare;
- quali sono state le principali cause del dissesto (con particolare riferimento alla verifica dello stato passivo); eventuale inadempimento di un precedente concordato;
- entità dell'attivo e del passivo fallimentare
- volume di affari del fallito negli anni immediatamente precedenti al fallimento;
- eventuali finanziamenti concessi dal fallito, o dai soci della fallita alla società; Se dall'esame della documentazione inerente il fallimento, ed in particolare anche dal confronto tra l'inventario fallimentare e gli ultimi inventari riportati nei bilanci depositati dall'impresa fallita (negli anni immediatamente antecedenti al fallimento), sono emersi i seguenti fatti (in caso positivo indicare quali e collocarli temporaneamente):
1. mancato rinvenimento di beni, crediti o denaro contante;
2. pagamenti preferenziali ai creditori;
3. distrazioni o dissipazioni di beni (atti a titolo gratuito o notevolmente svantaggiosi per l'impresa); 4. occultamento di beni;
5. compimento di negozi simulati;
6. esposizione di passività inesistenti;
7. conclusione di contratti di locazione in veste di concedente;
8. denuncia di crediti inesistenti;
9. omessa indicazione di beni da comprendere nell'inventario;
10. acquisti "sospetti"di partecipazioni in altre società;
11. eventuali atti di sottrazione, distruzione, falsificazione delle scritture contabili;
12. modalità di tenuta delle scritture contabili obbligatorie e facoltative, se necessarie all'accertamento del movimento di affari e/o alla ricostruzione del patrimonio;
13. incidenza di eventuali irregolarità nella tenuta delle scritture contabili in ordine alla ricostruzione del patrimonio e del volume di affari dell'impresa;
14. altri fatti penalmente rilevanti.

Ringrazio e raccomando cortese sollecitudine.
Teramo, lì

IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA

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