Aumento contributo annuale quota CNF

Gentili Colleghe e Colleghi,

il Consiglio Nazionale Forense, con nota del 30/10/2023 che si allega, ha comunicato agli Ordini degli Avvocati di aver aumentato il contributo annuale per l’anno 2024, dovuto dagli avvocati iscritti agli albi e negli elenchi, nella misura di 32 euro per iscritto ordinario e 65 euro per iscritto all’Albo speciale per il patrocinio dinanzi alle Giurisdizioni superiori.

La decisione, in ossequio alle prerogative che la Legge 31 dicembre 2012, n. 247 riconosce al CNF ai sensi dell’articolo 35, comma 2, prevede dunque un aumento del contributo, che sale dai 25,82 euro ai 32 per gli iscritti ordinari e dai 51,65 euro ai 65 per gli iscritti all’Albo speciale per il patrocinio dinanzi alle Giurisdizioni superiori.

Pur segnalando che il precedente aumento risale all’anno 2001, va notato che agli Ordini circondariali non compete la fissazione del contributo – che l’articolo 35 attribuisce al Consiglio Nazionale “nei limiti necessari per coprire le spese della sua gestione, e al fine di garantire quantomeno il pareggio di bilancio” – ma unicamente la sua riscossione.

Le motivazioni espresse dal Consiglio Nazionale Forense nella propria delibera n. 192 del 30/10/2023, per giustificare l’innalzamento dell’importo del contributo annuale riscosso dagli Ordini, sono le seguenti:

"considerato che detto contributo è rimasto invariato dal 1998 e che, medio tempore, il Consiglio Nazionale ha visto aumentare i propri compiti e le proprie prerogative sia con riguardo alle attività di indirizzo e coordinamento degli Ordini in materia di anti-corruzione e trasparenza, di anti-riciclaggio e di privacy, di scuole forensi e di a.d.r., per citarne alcune, sia con riguardo ad attività ordinamentali e amministrative come, tra le altre, la rappresentanza istituzionale dell’avvocatura a livello nazionale e internazionale, la funzione giurisdizionale in relazione all’attività dei CDD, la difesa d’ufficio con la tenuta dell’elenco unico nazionale, la formazione e l’aggiornamento degli iscritti, la diffusione della cultura forense, la funzione consultiva del Ministero della Giustizia anche con la partecipazione alle commissioni, la vigilanza sugli Ordini e sui CDD, i poteri di rappresentanza previsti dalla legge sull’equo compenso, la revisione biennale dei parametri, l’innovazione tecnologica e, da ultimo, le specializzazioni forensi, che comportano maggiori spese per il funzionamento dell’ente;

considerato, inoltre, che le attività demandate al Consiglio Nazionale, tra cui quelle sopra menzionate, richiedono necessariamente l’adeguamento delle risorse umane e materiali attualmente a disposizione;

considerato, infine, la variazione dei prezzi al consumo dal 1998 al settembre 2023, ultimo dato disponibile, ha comportato un aumento dei costi pari al 62%;

rilevato che non sono allo stato possibili ulteriori iniziative di contenimento della spesa".

Alla luce dell’aumento del contributo annuale disposto dal CNF, indipendente dalla volontà degli Ordini circondariali, che non sono mai stati avvisati di tale intenzione né hanno avuto alcuna preventiva interlocuzione sul punto, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Teramo non può esimersi dall’evidenziare come tale provvedimento, emanato in un momento storico di grave difficoltà economica per la classe forense, sia destinato ad incidere in maniera molto rilevante sul bilancio annuale di tutti gli Ordini degli Avvocati, in particolare di quelli di dimensioni più ridotte come il nostro, diminuendo sensibilmente l’importo della quota annuale di spettanza dell’Ordine, peraltro da sempre tra le più basse d’Italia, e limitando di conseguenza le già ridotte risorse di cui si dispone per il funzionamento dell’Ente e per la gestione di tutte le attività in favore degli iscritti.

Pertanto il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Teramo, esprimendo netto dissenso all’aumento del contributo annuale disposto dal Consiglio Nazionale Forense per le anzidette ragioni ed evidenziando come l’attività del C.O.A. negli ultimi anni sia stata sempre di più improntata alla economicità e al risparmio delle risorse economiche (basti pensare alla cerimonia delle Toghe d’Oro, interamente finanziata da sponsor esterni, senza alcun onere a carico dell’Ordine) con estremo senso di responsabilità fa presente a tutti gli iscritti che sarà costretto a valutare ogni conseguente provvedimento per far sì che il bilancio dell’Ordine continui a mantenere la sostenibilità finanziaria necessaria per garantire il regolare funzionamento dell’Ente.

Cordiali saluti.

Il Presidente
Antonio Lessiani

Il Consigliere Tesoriere
Gianluca Reitano

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